Calabria, Campania e Sicilia sono le regioni europee con il tasso di occupazione più basso nel 2024 tra i cittadini di età compresa fra 20 e 64 anni. Lo rileva l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.
In particolare, il tasso di occupazione è stato del 48,5% in Calabria, del 49,4% in Campania e del 50,7% in Sicilia. Subito dopo si colloca la Puglia, con il 55,3%. Solo alcune regioni della Turchia, non appartenenti all’Ue, presentano valori inferiori.
Nel complesso, circa una regione su quattro in Europa (65 su 243) ha registrato un tasso inferiore al 73,5%. Tra queste figurano anche Bruxelles capitale (64,1%), il Lazio (69%), Vienna (70,6%) e la regione greca dell’Attica (71%).
Il tasso medio di occupazione nell’Unione europea ha raggiunto nel 2024 il 75,8%, il livello più alto mai registrato, ma ancora 2,2 punti sotto l’obiettivo del 78% fissato per il 2030. Quasi la metà delle regioni Ue (46,5%) ha già raggiunto o superato tale soglia, con performance eccellenti in Paesi come Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia.
Le regioni più virtuose, con tassi superiori all’85%, sono state le isole Aland (86,4%), Varsavia (86,2%), Bratislava (85,4%), Budapest (85,3%), Utrecht (85,3%) e Praga (85,1%).
In Italia, solo la Provincia autonoma di Bolzano ha superato l’obiettivo europeo con il 79,9%. Seguono Valle d’Aosta (77,6%), Trentino (76,9%), Toscana (76,1%), Veneto ed Emilia-Romagna (75,6%). Lombardia e Piemonte si attestano rispettivamente al 74,8% e al 74,3%.