Di Angelo Tortora
“A NAPOLI. Ma solo per l’amore che
ti porto. Come è possibile che la manipolazione da parte di quattro minus habentes, di una battuta che era finalizzata a
pizzicare i fratelli e sorelle Milanesi (che “escono all’una di
notte in un giorno lavorativo per la Palestina”), viene presa come un’offesa a voi Napoletani??”. Francesca Albanese,
relatrice speciale dell’Onu per la Palestina, interviene dopo le sue parole di qualche giorno fa legate ad un paragone tra i
napoletani ed i milanesi. Una dichiarazione finita al centro delle polemiche con la richiesta, avanzata da Fi, di revocarle
la cittadinanza onoraria che Napoli sta per concederle.
“Ma pensateci, io che mi dico sempre fiera meridionale, irpina,
campana prima che italiana, potrei mai offendere la mia terra? Mi sa che nei trappoloni che tendono a me ci cadete in troppi. E
questo non lo dico perché io ho il dogma dell’infallibilità, e
se sbaglio so scusarmi. Ma perché in questo mondo pericoloso
solo l’amore ci salverà. Per altro, quando descrivo la
popolazione di Gaza, l’elegia della sua gente e la sua
propensione alla poesia e alla melodia della vita, la descrivo
spesso come “i napoletani di Palestina”. C’amm capit’ mo? Chill
ce vonn sule fa sciarrià (mischiando forse un po’ di irpino)”,
conclude la Albanese.