Di Angelo Tortora
“Il campo largo non può essere un totem, né un atto di fede. È uno strumento, non un fine. Oggi dobbiamo passare dall’unità come riflesso automatico all’unità come scelta consapevole, fondata su una visione comune. Serve un’alleanza con una cultura politica riconoscibile, una politica estera coerente, regole di confronto democratiche e una chiara impronta riformista. Altrimenti, più che un campo largo, rischiamo un campo confuso”. Lo afferma in una intervista al Quotidiano Nazionale l’europarlamentare Pd, e vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno. Sia nelle Marche che in Calabria, osserva, “non abbiamo offerto le giuste risposte”, “Tridico va ringraziato per il coraggio e per la passione con cui si è messo in gioco. Il punto non è il candidato, è la proposta. È la qualità del nostro progetto di governo, regionale e nazionale. Su questo non siamo ancora arrivati. Lo dicono i numeri e lo dicono gli elettori”. Riguardo le prossime sfide in Campania e Puglia Picierno analizza come sia presto per fare previsioni anche se in quelle regioni si parte “da basi più solide. La destra, lì, non ha mai espresso una visione di governo. Sono regioni che hanno saputo crescere, ma che devono ancora fare i conti con disuguaglianze e carenze strutturali nei servizi. La nostra sfida sarà proporre progetti credibili, volti nuovi e competenze vere. Le elezioni non si vincono solo contro qualcuno, ma per qualcosa”.