Di Angelo Tortora 

 

“Al Comune di Napoli, la burocrazia della rendicontazione complica ulteriormente la vita a chi già vive una condizione di enorme difficoltà”. Così la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, commenta “la procedura per la richiesta dell’assegno di cura destinato ai disabili gravi e gravissimi, una misura che dovrebbe rappresentare un aiuto ma che, al contrario, si è trasformata in un incubo burocratico per centinaia di famiglie”. “Questa modalità – spiega – prevede infatti che i cittadini si alleghino già in fase di domanda una mole enorme di documenti, spesso già in possesso degli uffici comunali: certificazioni sanitarie, verbali d’invalidità, scontrini di farmacia, spese mediche e dichiarazioni varie”. “Chi assiste un disabile grave lavora di fatto 24 ore su ventiquattro – spiega Muscarà – e non può essere costretto a diventare anche esperto informatico o burocrate. Caricare decine di file su una piattaforma lenta e complessa è un’impresa impossibile per molti. Non a caso, diversi Caf si rifiutano di farlo, vista la difficoltà della procedura e il tempo che richiede”. Un aggravio che, secondo la consigliera, “dimostra ancora una volta quanto lontane siano le istituzioni dalla realtà quotidiana delle famiglie”: “È inaccettabile che invece di alleggerire il peso a chi vive nella sofferenza, lo si aggravi con richieste inutili. Gli uffici hanno già tutta la documentazione necessaria — basterebbe consultare ciò che è stato prodotto al momento della domanda — e invece si costringe chi assistere a rifare tutto da capo, ogni volta”. “La denuncia viene da associazioni e caregiver del Comune di Napoli, ma è un calvario anche altrove”, si sottolinea. Muscarà chiederà “di semplificare immediatamente le procedure, rendendole più umane e razionali: La disabilità non può essere trattata come un fascicolo da spostare da una scrivania all’altra. Servono empatia, buon senso e rispetto per chi ogni giorno combatte battaglie di dignità e amore. Se l’amministrazione vuole davvero aiutare, cominci col non ostacolare”.

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