Il questore di Napoli ha disposto sette provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo), con durate comprese tra due e sei anni, nei confronti di altrettanti tifosi napoletani coinvolti nei gravi disordini che hanno preceduto la sfida di Champions League tra Napoli e Sporting Lisbona, giocata il primo ottobre.
Gli scontri erano avvenuti nell’area tra via Melisurgo e piazza Francese, dove le tifoserie si erano fronteggiate con episodi di violenza. Le indagini, condotte dalla Digos e dalla Squadra Mobile, hanno consentito di ricostruire le responsabilità dei singoli partecipanti.
Il provvedimento più severo, della durata di sei anni, è stato emesso contro un 32enne già colpito in passato da un Daspo triennale, sorpreso nuovamente sul luogo degli scontri. Tre tifosi di 20, 23 e 30 anni hanno ricevuto un divieto di quattro anni per aver aggredito un sostenitore portoghese con una cintura di cuoio dotata di grossa fibbia. I tre sono stati inoltre trovati in possesso di due grossi petardi e di un fumogeno.
Un Daspo di quattro anni è stato emesso anche nei confronti di un 17enne e di un 23enne, sorpresi nelle vicinanze degli scontri a bordo di scooter con le targhe coperte, con il volto travisato e cinture metalliche occultate. Stessa durata per il provvedimento notificato a un 42enne, individuato in abbigliamento riconducibile agli ultras partenopei, con volto coperto e guanti.