La nuova legge contro i reati ambientali e per la bonifica della Terra dei Fuochi segna un cambio di passo sul fronte della lotta all’illegalità nella gestione dei rifiuti. A sottolinearlo è la consigliera regionale indipendente della Campania, Marì Muscarà, che in una nota ha commentato l’approvazione definitiva del decreto-legge che introduce misure urgenti per contrastare gli abbandoni e il traffico illecito di materiali pericolosi.

“Questa legge concretizza finalmente il principio del ‘chi inquina paga’ – ha dichiarato –. Le nuove norme prevedono arresti, sospensioni e l’esclusione dall’Albo dei gestori ambientali. È un segnale chiaro e forte. Eppure ben 85 parlamentari hanno votato contro: forse per loro è più importante proteggere chi inquina piuttosto che difendere l’ambiente”.

Il provvedimento prevede anche uno stanziamento di 15 milioni di euro per il 2025, risorse giudicate da molti come un primo passo ma non sufficienti a coprire le reali necessità di un territorio martoriato. Muscarà, nel suo intervento, ha puntato il dito contro le opposizioni: “Sono proprio quelle forze politiche, in particolare i 5 Stelle, ad aver cancellato in passato commissioni speciali e strumenti di controllo fondamentali per la difesa del nostro territorio. Oggi criticano i fondi stanziati, ma dimenticano le loro responsabilità”.

La consigliera ha ricordato anche come, già a luglio, il suo ordine del giorno sulla Terra dei Fuochi non sia stato discusso: “È ormai evidente che non c’è la volontà di affrontare seriamente questa emergenza. Il territorio ha bisogno di bonifiche reali, controlli quotidiani e una presenza forte dello Stato. Servono risorse vere, trasparenza e responsabilità politica per restituire giustizia ai cittadini e a una terra che non può più essere dimenticata”.

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