Le due “stese” avvenute a pochi passi dalla parrocchia del Parco Verde «stanno a dire una cosa importante, che nessuno amante della verità e del territorio può smentire: a Caivano e dintorni la malavita organizzata, radicata da anni, ha ricevuto negli ultimi mesi un durissimo colpo». A scriverlo sui social è don Maurizio Patriciello, parroco da sempre in prima linea contro la criminalità.

Il sacerdote ha ricordato l’impegno delle forze dell’ordine, sottolineando che il commercio «della maledettissima droga è diminuito a vista d’occhio» e che «il governo in carica si sta impegnando come non era mai successo». Allo stesso tempo, però, ha avvertito che «qualcuno sta tentando di riempire i vuoti lasciati dai detenuti, un meccanismo collaudato che gli esperti conoscono bene».

«Ringraziamo Dio che non ci sono state vittime innocenti. La nostra paura è sempre questa», ha aggiunto il parroco, raccontando di aver visto «tante persone del Parco Verde terrorizzate». Per questo lancia un appello: «Stringiamole al cuore, diamo loro solidarietà e facciamo arrivare un abbraccio da tutta Italia».

Patriciello invita a non cadere nello sconforto: «Si denuncia il male per arrivare a godere il bene, non per denigrare il proprio paese. Nessuno si abbatta, nessuno perda la speranza: ce la faremo se saremo onesti e trasparenti, se avremo il coraggio di ammettere le nostre miopie».

Il sacerdote conclude con un richiamo all’unità: «Chiamiamo a raccolta i buoni. Nessuno tiri i remi in barca, nessuno resti alla finestra. Insieme – istituzioni, politica, professionisti, industriali, chiesa e popolo – possiamo liberare dalla zavorra della camorra questa nostra terra tormentata e bella».

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