Le due ‘stese’ a colpi di pistola sparati da un gruppo di una decina di persone a bordo di otto scooter avvenute ieri sera “a pochi passi dalla mia parrocchia, stanno a dire una cosa importante, che nessuna persona, amante della verità e del territorio, può smentire. A Caivano e dintorni la malavita organizzata – ben radicata da anni – ha ricevuto, in questi ultimi mesi, un durissimo colpo”. Lo scrive sui social il parroco del Parco Verde, don Maurizio Patriciello. Il sacerdote nel ricordare l’impegno dei Carabinieri e della Polizia sottolinea che il commercio “della maledettissima droga è diminuito a vista d’occhio,” e “che il governo in carica si sta impegnando come non era mai successo” ma c’qualcuno – ritiene- che sta tentando “di riempire i vuoti lasciati dai detenuti. È un meccanismo collaudato. Gli esperti lo sanno bene” “Intanto, ringraziamo Dio che non ci sono state vittime innocenti. La nostra paura è sempre questa. E continuiamo a lavorare insieme per il vero bene del nostro paese” prosegue dicendo di aver visto “tante persone del Parco Verde terrorizzate. Stringiamole al cuore. Diamo loro la nostra più piena solidarietà. Non solo dalla Campania, ma da tutta l’ Italia facciamo arrivare loro il nostro più caloroso abbraccio”. “Si denuncia il male per arrivare a godere il bene non per denigrare il proprio paese. Le glorie antiche, i personaggi illustri del passato, di cui tutti andiamo fieri, non giustificano ma amplificano le nostre negligenze e le nostre omissioni. Forza! Nessuno si abbatta. Nessuno perda la speranza. Noi ci siamo. Ci siamo stati. Ci saremo. Ce la faremo. Se saremo onesti e trasparenti, ce la faremo. Se avremo il coraggio di ammettere le nostre miopie, ce la faremo. Chiamiamo a raccolta i buoni. Nessuno osi tirare i remi in barca. Nessuno si metta alla finestra a guardare quello che fanno gli altri. Insieme: istituzioni, politica, professionisti, industriali, chiesa, popolo, per liberare dalla zavorra della camorra questa nostra terra tormentata e bella”.