L’inaugurazione dei lavori per la diga di Campolattaro diventa occasione di confronto politico e visione infrastrutturale. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, ha partecipato alla cerimonia insieme al governatore della Campania Vincenzo De Luca, annunciando che porterà a Palazzo Chigi “la voglia di autonomia” emersa nel dibattito locale. “Ascoltavo l’iperautonomista De Luca – ha detto – e oggi pomeriggio, nella riunione con Meloni, Tajani e Calderoli, sposerò questa posizione”.

Al centro dell’evento, l’avvio del macchinario che scaverà la galleria destinata a ospitare la maxi-condotta per convogliare l’acqua della diga nella rete potabile e irrigua regionale. Salvini ha colto l’occasione per allargare lo sguardo alle grandi opere: “Auspico che la collaborazione tra amministratori locali, Regione e Ministero diventi un modello nazionale. Conto entro ottobre di avviare, con i sindaci delle due sponde, i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina. Solo in Italia c’è chi dice no a dighe, ponti o ferrovie. Sono opere che portano acqua, velocità, lavoro”.

Il leader della Lega ha ricordato come l’intervento sul Campolattaro rappresenti “la più grande opera idrica in corso nel Mezzogiorno, partita nel 1978 e oggi finalmente rilanciata e accelerata. È un esempio di buona collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini”.

Sul fronte politico, Salvini ha richiamato il centrodestra a stringere i tempi per la scelta del candidato alle Regionali in Campania: “Mi auguro che la decisione arrivi presto. La Lega non ha avanzato pretese e le liste sono già pronte in tutte le province. Dall’altra parte c’è un’alleanza debolissima, una comunione di interessi. De Luca parla di strade e dighe, i Cinque Stelle non vogliono fare neanche un tombino. Noi abbiamo il dovere di offrire ai campani un modello di sviluppo che guardi avanti”.

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