Di Angelo Tortora 

 

“Dopo tanti anni in Campania finisce un sistema di potere e inizia un partito plurale. Anche la candidatura di Piero De Luca, a cui andranno i nostri auguri, e’ una candidatura che sta dentro dei meccanismi complessi del partito. C’e’ stato il sultano, ma non ci sara’ il sultanino”. Arrivando all’assemblea organizzata a Napoli dai Democratici per l’alternativa, l’europarlamentare del Pd Sandro Ruotolo punta subito a rimarcare una discontinuità con il passato nel Pd della Campania. Gli organizzatori dell’incontro pubblico, al quale partecipa anche l’ex presidente del Pd Gianni Cuperlo, hanno fortemente voluto questo momento di confronto per chiedere un cambio di rotta da parte dei Dem dopo l’accordo con Vincenzo De Luca per le Regionali. Tornando alle parole del ‘governatore’ che ieri ha definito la candidatura unica del figlio Piero alla segreteria regionale del Pd campano come “una cortesia fatta al partito e alla coalizione”, Rutolo archivia tutto come “il punto di vista di un padre nei confronti di un figlio. Massimo rispetto per le idee del padre e del figlio – aggiunge – ma questa candidatura di Piero De Luca ci consente di avere per la prima volta dopo tanti anni in Campania la fine un’epoca”. Ora, evidenzia l’europarlamentare Dem, “dobbiamo costruire un programma per vincere le elezioni in Campania e aiutare il campo largo. Per questo sono venuto qui ad ascoltare, perche’ mi interessa che chi e’ fuori dai partiti, questa sinistra diffusa, ci aiuti a vincere queste elezioni”.

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