Di Angelo Tortora
“La maggioranza dei componenti del consiglio di indirizzo (Cdi) del Teatro San Carlo ritiene il maestro Macciardi una guida autorevole e capace”. Lo hanno dichiarato i tre consiglieri espressione del governo e della Regione Campania – Marilù Faraone Mennella, Gianfranco Nicoletti e Riccardo Realfonzo – in una nota nella quale ribadiscono la validità della nuova votazione di ieri, nella quale hanno riproposto il nome di Macciardi. “Nel consiglio di indirizzo abbiamo cercato di portare avanti una tesi molto semplice: le carte bollate non servono al Teatro, ne minano immagine e reputazione, e, soprattutto, danneggiano i lavoratori, cui serve una governance stabile. Per questo, abbiamo ritenuto opportuno rifare o convalidare la proposta, così da eliminare il contenzioso e, soprattutto, togliere ogni alibi a chi ha fatto i ricorsi. Il sindaco – spiazzato, evidentemente, da una decisione costituente un ostacolo alla sua strategia di guadagnare tempo nelle aule di giustizia – ha sostenuto che il consiglio di indirizzo non potesse votare su questo punto, perché non era all’ordine del giorno”. “Abbiamo chiesto lumi ai revisori (organo di garanzia), e la presidente del Collegio (magistrato della Corte dei Conti) ha risposto che il consiglio poteva certamente deliberare. E così è stato. A maggioranza, certo. Senza il voto favorevole del Presidente, purtroppo. Ma è la democrazia, e va rispettata. Senza scappare. Senza disertare la riunione che si era convocata. Senza fare, il giorno dopo, una narrazione non aderente alla realtà”. I tre consiglieri contestano infatti alcune dichiarazioni di Manfredi riportate dagli organi di informazione. “Prendiamo atto – scrivono – che considera il Sovrintendente Macciardi – che, com’è noto, è il presidente dell’Associazione Nazionale delle Fondazioni lirico-sinfoniche (immaginiamo scelto per questo ruolo in forza delle sue competenze) – guida non autorevole e incapace di garantire gli standard qualitativi raggiunti negli ultimi anni, tanto da spingere alla ricerca di un nome alternativo. Dispiace averlo appreso dai giornali perché, prima d’oggi, non aveva mai formulato rilievi critici sulla persona: nessuna valutazione di merito negativa, ma solo critiche alle modalità procedurali prescelte. Come chiunque potrà constatare, non c’è una sola parola al riguardo neppure nel verbale dell’ultima riunione del consiglio di indirizzo. A ogni buon conto, rispettiamo l’opinione del sindaco, ma non è la nostra, e speriamo voglia convenire che la sua è un’opinione in minoranza”.