Di Angelo Tortora 

 

“Il paradosso del Teatro San Carlo
è che il sindaco Manfredi, presidente della Fondazione, si accorga dei problemi solo ora che ha perso la sua posizione di forza all’interno del Consiglio di Indirizzo. Per mesi ha ignorato gli appelli a partecipare alle Commissioni Trasparenza, dove avrebbe potuto chiarire sull’attività della Fondazione, e ha disertato perfino la riunione in cui è stato nominato un nuovo consigliere. Oggi invece, con l’udienza al TAR del 3 settembre e il rischio commissariamento, improvvisamente si
mobilita”. Lo dichiara la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà.
Muscarà sottolinea che quest’anno la Regione Campania ha stanziato 7 milioni di euro a favore della Fondazione: «”Soldi
pubblici – continua – che avrebbero meritato rendicontazioni puntuali e un dibattito serio sulla gestione, invece coperta da
un silenzio imbarazzante. La risposta ufficiale che ricevetti alla mia interrogazione fu del tutto insoddisfacente: la Regione si è limitata a dire che il controllo spetta al Ministero della Cultura, lavandosene le mani. Eppure il San Carlo è un’istituzione che vive anche grazie alle risorse dei cittadini campani, che hanno diritto a sapere come vengono spese. Manfredi, prosegue la consigliera – sembra interessato soltanto a mantenere il pieno controllo di una realtà che dovrebbe essere
autonoma e limpida. Aspetta, probabilmente, il cambio di guida della Regione, confidando in un clima più favorevole. Ma la cultura non può essere ostaggio di equilibri politici».

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