Una truffa studiata nei minimi dettagli, che avrebbe potuto costare 13mila euro a un cittadino del Verbano-Cusio-Ossola. A salvarlo, questa volta, sono stati i veri carabinieri, riusciti a intervenire in tempo e a bloccare il bonifico prima che il denaro sparisse. Il raggiro è iniziato con un sms apparentemente inviato dalla banca della vittima: un avviso di un addebito da 1.900 euro e l’invito a contattare un numero in caso di operazione non riconosciuta. All’altro capo del telefono un finto operatore bancario, che ha avvertito l’uomo del rischio di una frode imminente.

Pochi minuti dopo, la seconda mossa: una telefonata in arrivo da un numero che sullo schermo appariva come quello della locale caserma dei carabinieri. L’interlocutore, spacciandosi per il comandante della stazione, ha convinto la vittima a effettuare un bonifico da 13mila euro, sostenendo che sarebbe servito a “seguire i movimenti bancari e smascherare i truffatori”.

Dopo aver eseguito l’operazione, l’uomo ha iniziato a dubitare quando il falso militare lo ha invitato a recarsi in questura per sporgere denuncia. L’incongruenza – aver parlato con presunti carabinieri ma dover andare dalla polizia – lo ha insospettito al punto da recarsi personalmente nella stazione dei carabinieri del suo paese. Qui i veri militari, compresa la gravità della situazione, hanno contattato immediatamente la banca e bloccato il trasferimento, evitando che i soldi finissero nelle mani dei truffatori.

Il caso si inserisce in una serie di raggiri scoperti negli ultimi giorni nel Vco. I carabinieri hanno infatti denunciato altre tre persone – due residenti in Calabria e una in Campania – per episodi analoghi.

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube