Sarà l’autopsia in programma mercoledì 13 agosto presso l’ospedale di Sassari a far luce sulla morte di Giovanni Marchionni, il 21enne originario di Bacoli (Napoli) ritrovato privo di vita nella cabina di prua di un motoscafo ormeggiato alla Marina di Portisco, tra Olbia e la Costa Smeralda. Il giovane operaio, impiegato in un cantiere nautico di Licola, si trovava in Sardegna per una trasferta lavorativa a bordo dell’imbarcazione di proprietà di un’imprenditrice nautica campana, in vacanza sull’isola con amici e familiari. Marchionni avrebbe dovuto restare a bordo per alcune settimane.

Il decesso è avvenuto venerdì scorso in circostanze ancora poco chiare. I primi rilievi condotti dal personale del 118, dal medico legale e dagli agenti della Scientifica – affiancati dal Nucleo batteriologico dei vigili del fuoco – suggeriscono che la morte possa essere stata causata da esalazioni tossiche, forse provenienti da un bagno chimico o da batterie presenti a bordo. Tuttavia, sarà solo l’esame autoptico, affidato al medico legale Francesco Serra, a fornire risposte definitive sulle cause del decesso. La Procura di Tempio Pausania, con la pm Milena Aucone, ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti e ha disposto il sequestro dell’imbarcazione.

Intanto, nella sua città natale, Bacoli, la notizia ha suscitato profondo cordoglio. Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha espresso vicinanza alla famiglia del ragazzo con un messaggio su Facebook:
«Anche a Gaeta suonano le barche per il giovane lavoratore di Bacoli morto in Sardegna. A soli 21 anni. Così come è accaduto nel mare di Pozzuoli, Procida. Anche dal Lazio giunge una richiesta unanime: “Verità per Giovanni”».

«Siamo tutti al fianco della famiglia – ha aggiunto il sindaco – e siamo fiduciosi che venga fatta chiarezza per una morte che ha ancora troppi punti interrogativi. Giovanni non era in vacanza, era lì per lavorare. Un ragazzo pieno di sogni e speranze, partito da Bacoli per cercare un futuro nella nautica. È da qui che bisogna partire per scoprire cosa è successo davvero in quella maledetta notte».

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube