Il futuro dell’Italia passa anche dalle prossime elezioni regionali. È il messaggio che Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, ha voluto lanciare dal palco della Festa dell’Unità di Villadossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, dove ha ribadito la necessità di unire le forze alternative alla destra per offrire un’alternativa credibile di governo.
“È in ballo il futuro del Paese – ha dichiarato Schlein ai cronisti – che ha bisogno di una speranza, non può rassegnarsi a un governo che taglia la sanità pubblica, che allunga le liste d’attesa per favorire il privato, che taglia insegnanti in una scuola già in sofferenza, e che continua a ignorare la necessità di un salario minimo”. Secondo la leader dem, molte delle battaglie condotte in Parlamento vedono già un fronte comune tra le opposizioni, e questa unità si riflette anche nella costruzione delle alleanze territoriali in vista del voto in sette importanti regioni.
Alla domanda se creda davvero nella realizzazione del cosiddetto “campo largo”, Schlein ha risposto senza esitazioni: “Rimango testardamente unitaria, insieme al Partito Democratico. Non perché ce lo chiede il medico, ma perché ce lo chiede la nostra gente. Gente che cerca un’alternativa, che non vuole un’Italia umiliata da chi si divide il potere ignorando i bisogni reali, come quelli dei milioni di cittadini che non riescono più a curarsi o vivono con stipendi troppo bassi”.
Schlein ha anche rivendicato i risultati concreti sul fronte delle coalizioni regionali. In particolare, ha citato il caso del Veneto: “Abbiamo costruito attorno a Giovanni Manildo, il nostro candidato presidente, la coalizione più ampia, inclusiva e competitiva che si sia vista da quindici anni nel campo del centrosinistra. Un risultato importante, che ci incoraggia a proseguire su questa strada anche nelle altre regioni”.
Per le Marche, dove il candidato del centrosinistra è il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – finito recentemente al centro di un’inchiesta – la segretaria del Pd ha confermato pieno sostegno: “Siamo convinti della sua totale estraneità ai fatti contestati. Andremo avanti con convinzione e con una coalizione ampia e plurale, composta da sette liste”.
Infine, una stoccata alla maggioranza: “Dall’altra parte – ha detto – non riescono nemmeno a mettersi d’accordo sui candidati. A parte gli uscenti, la destra litiga su posti e potere. È evidente la differenza tra chi lavora per costruire un’alternativa e chi pensa solo alla spartizione”.