Niente show per Rita De Crescenzo a Forio: il sindaco del comune ischitano, Stanislao Verde, ha detto no all’evento che avrebbe dovuto vedere protagonista la nota tiktoker napoletana, previsto per il 13 agosto in una sala Bingo del paese. Una scelta che ha scatenato la reazione della diretta interessata, ma che da parte dell’amministrazione viene rivendicata come atto di tutela per l’immagine e il decoro del territorio.

Il nome di Rita De Crescenzo è ormai noto ben oltre i confini del web. La sua fama, costruita sui social dove vanta quasi due milioni di follower, è spesso accompagnata da polemiche: dall’invito a invadere Roccaraso con migliaia di fan che ha mandato in tilt il piccolo centro abruzzese, fino al recente blitz nell’ufficio del consigliere regionale Di Fenza, in cui ha intonato l’inno di Mameli gesticolando come una direttrice d’orchestra.

A Forio, però, le porte si sono chiuse. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale “Il Dispari”, il sindaco Verde avrebbe espresso in modo netto il suo dissenso alla presenza della tiktoker, comunicandolo direttamente al titolare della sala che avrebbe dovuto ospitarla. “Riferisci pure che il sindaco non vuole questo evento nel suo comune” sarebbe stata la frase, non confermata ufficialmente ma rilanciata dalla stessa De Crescenzo sui suoi canali social.

“Vergognati” ha scritto la tiktoker rivolgendosi al primo cittadino in un post, accompagnato da una foto notturna affollata del centro di Forio. Nel suo messaggio, ha chiesto spiegazioni e insinuato pressioni esterne: “Dici chi ha chiamato per togliermi l’evento”. Poi un tono più minaccioso: “Ci vediamo nelle tv a settembre”, frase che fa intendere una possibile replica mediatica in grande stile.

Ma dal sindaco Verde arriva una risposta ferma e senza toni polemici. “Non si tratta di censura né di una decisione personale – ha dichiarato –. Come amministrazione abbiamo il dovere di salvaguardare l’immagine di un comune che rappresenta un patrimonio culturale, storico e turistico della Campania”. Il primo cittadino ha sottolineato come la scelta sia dettata da una linea chiara: evitare eventi che possano offrire un’immagine distorta del territorio, privilegiando una visione di “qualità e bellezza”.

“Forio è aperta a tutti, ma non a tutto” ha aggiunto, marcando la volontà di non aprire le porte a ciò che definisce “intrattenimento trash ed urlato”. Nessun intento di discriminazione, dunque, ma un preciso orientamento su ciò che viene considerato compatibile con l’identità del luogo.

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