Un incendio di vaste proporzioni è divampato nel pomeriggio dell’8 agosto sul versante del Monte Somma, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, nei territori comunali di Terzigno e Ottaviano. Le fiamme, alimentate da vento e temperature elevate, hanno rapidamente risalito il crinale fino a quota 1.050 metri, sprigionando una densa colonna di fumo visibile anche da Napoli.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, squadre antincendio a terra e mezzi aerei, che però hanno dovuto interrompere le operazioni con il calare del sole per motivi di sicurezza. Le attività di contenimento riprenderanno all’alba, con l’auspicio di un rafforzamento dei mezzi aerei a supporto.
“La situazione resta grave”, fanno sapere dal Parco del Vesuvio, che ha attivato un tavolo permanente presso la Prefettura di Napoli per coordinare le operazioni con tutte le autorità coinvolte nell’emergenza. “Siamo preoccupati – ha dichiarato Raffaele De Luca, presidente del Parco nazionale del Vesuvio – e seguiamo minuto per minuto l’evolversi dell’incendio. Il nostro pensiero è rivolto alla salvaguardia del patrimonio naturale e alla sicurezza delle persone che vivono e lavorano intorno al vulcano”.
L’incendio sul Vesuvio si inserisce in un quadro regionale particolarmente allarmante: secondo la Protezione Civile, dal 15 giugno in Campania si sono verificati 1.060 incendi boschivi, per un totale stimato di 2.568 ettari di vegetazione andati in fumo. Un bilancio pesantissimo che conferma come l’estate 2025 sia tra le più critiche sul fronte ambientale e della sicurezza dei territori naturali.