“Ancora una volta una forzatura sulle nomine da parte del Ministero della Cultura: la nomina di Fulvio Macciardi a sovrintendente del Teatro San Carlo è stata infatti operata con una procedura invalida. Evidentemente non c’è alcuna differenza tra Sangiuliano e Giuli: per entrambi prima di ogni cosa c’è l’obiettivo di occupare quante più poltrone è possibile e dirottare quanti più finanziamenti possibili su associazioni e imprese culturali vicine alla destra a prescindere dalla qualità della produzione artistica e culturale”. Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Avs.
Sempre a proposito del San Carlo così il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama. “Il ministro della Cultura forza la mano e firma il decreto di nomina del nuovo sovrintendente del San Carlo di Napoli. E’ grave che il ministro Giuli abbia scelto di sostenere la proposta del Consiglio di Indirizzo e di nominare Fulvio Adamo Macciardi, ignorando il Sindaco di Napoli. Una nomina politica, lo sponsor del nuovo soprintendente è il sottosegretario Mazzi, contro il Sindaco che del teatro lirico è il Presidente della Fondazione. Un disprezzo delle regole inaccettabile, vista l’indicazione a maggioranza di tre componenti su cinque del consiglio di indirizzo e in assenza del sindaco. La destra si accaparra più poltrone possibili ma, soprattutto, la nomina a maggioranza, frutto di un’inedita convergenza tra Regione e Ministero, apre un conflitto che porta ad un contenzioso giuridico destinato a finire in Tribunale. Il San Carlo, Napoli non hanno bisogno dell’ennesimo conflitto. Le fondazioni lirico-sinfoniche sono asset fondamentali per lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, non posti da occupare. Giuli faccia il ministro della Cultura e non l’esponente politico di Fratelli d’Italia”.