Prima i contenuti, poi i candidati. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ribadisce la sua posizione sul percorso verso le prossime elezioni regionali, segnate dal dibattito interno al centrosinistra e dalla possibile candidatura dell’ex presidente della Camera, Roberto Fico.
Nel suo consueto appuntamento social, De Luca ha messo in chiaro che l’urgenza non è quella del nome da spendere nella competizione, ma della capacità di governo dopo il voto: “Il vero problema non saranno le elezioni, dove grazie al lavoro immane di questi anni non dovremmo avere problemi. Il rischio vero viene dopo: chi governa la Regione? Chi è in grado di farlo, con quali garanzie? Se la Campania non viene governata come si deve, nel giro di un mese affonda”.
Per il governatore, ogni discussione deve partire dal confronto sui contenuti e dalla costruzione di un programma condiviso, senza pregiudiziali ma anche senza automatismi: “Prima di parlare di nomi, candidature e pippe varie, si parla delle cose da fare, a partire dal programma. Io non faccio il vigile urbano che dà via libera a questo o a quello. Pongo i problemi reali dei cittadini, delle imprese e dei giovani campani”.
Senza mai nominarlo direttamente, De Luca ha rivolto una critica esplicita a Fico, citando una recente visita in Irpinia dell’ex presidente della Camera: “Un esponente del M5S è andato ad Ariano Irpino a fare un’operazione demagogica parlando di valorizzazione delle aree interne. Ho chiesto dove fosse quando il governo Meloni bloccava i fondi di coesione destinati proprio a quei territori, o quando abbiamo manifestato a Roma per sbloccarli, o ancora quando 1,2 miliardi previsti per le aree interne sono stati dirottati su Bagnoli. Quei fondi andavano trovati a livello nazionale, non tolti ai comuni della Regione”.
Sulla questione delle alleanze, De Luca ha ribadito di non avere pregiudiziali personali, ma anche di non concedere automatismi di legittimazione: “Nel momento in cui si ragiona in termini di coalizione è chiaro che non possono esserci pregiudiziali personali, ma questo non significa dare un titolo di merito a chiunque. Continuerò a dire quello che penso, chiunque siano i candidati o i partiti in campo”.
Secondo De Luca, l’impostazione condivisa anche da altri leader nazionali, come Giuseppe Conte, è quella di partire dal confronto programmatico, e solo dopo arrivare a una rosa di nomi. “Mi auguro ci siano più nomi tra cui scegliere, ma quello che conta è che ci sia un programma serio, condiviso con il mondo produttivo, il volontariato e le realtà civili. Non accetteremo pregiudiziali da nessuno, ma non possiamo nemmeno subirne”.
Il governatore ha concluso con una promessa: “Combatterò fino alla fine per garantire che la Regione Campania non vada a fondo. Questo è l’unico punto che mi interessa davvero”.