Di Angelo Tortora
Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, a margine della riunione della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha così affermato:
“Oggi, in Commissione Agri del Parlamento Europeo, ho ascoltato il Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Hansen e ho provato una profonda delusione. La proposta della Commissione di accorpare Pac, sviluppo rurale, fondi di coesione, pesca e ambiente in un fondo unico per la prosperità, la sicurezza economica e territoriale è una scelta gravemente sbagliata nel merito e inaccettabile nel metodo”. “Per la prima volta – continua Caputo – tutti i gruppi politici del Parlamento europeo si sono espressi con chiarezza contro questa impostazione. Un dissenso unanime che dà la misura di quanto questa riforma sia distante dai bisogni reali dei territori e delle comunità rurali. Eppure, la Commissione va avanti senza alcun reale confronto con il Parlamento, con le Regioni, con le organizzazioni agricole e con chi ogni giorno lavora la terra”. “Si tratta di una decisione calata dall’alto, che risponde a una logica tecnocratica e centralista, lontana dai principi di sussidiarietà e partecipazione su cui si fonda l’Unione europea”. “Un’eventuale approvazione di questa proposta – prosegue Caputo – avrebbe ripercussioni gravissime sui bilanci agricoli regionali, sulla tenuta delle politiche rurali e sul reddito degli agricoltori”. “La Pac non è solo una voce di bilancio. È il pilastro dell’Europa che produce, che presidia i territori, che garantisce la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Senza una Pac autonoma e riconoscibile, si rompe il patto tra agricoltura e società, tra istituzioni e territori”. “Per questo oggi sono a Bruxelles, al fianco degli agricoltori, per dire con fermezza che questa proposta rappresenta un arretramento storico. Non è questa l’Europa che vogliamo. Vogliamo un’Europa che ascolti, che governi con le comunità, che migliori — ma non smantelli — le sue politiche fondative. La Pac può e deve essere riformata, ma con coraggio, visione e rispetto delle sue radici. Non con scorciatoie burocratiche che ne cancellano l’identità e il valore. Parlamento europeo e agricoltori – conclude l’assessore regionale – oggi parlano con una voce sola. La Commissione ascolti. La Pac non si tocca”.