Sembra assurdo eppure è vero, il Napoli non riesce a trovare un attaccante. Anche questo rientra nella bellezza del calciomercato: i Campioni d’Italia, alla disperata ricerca di soluzioni offensive in grado supportare e (talvolta) alternarsi a Lukaku, garantendosi peso specifico là davanti – oltre, ovviamente ai gol -, devono scovare delle contromisure allo stallo creato dai capricci di Osimhen. Del resto, 75 milioni fanno la differenza: disporne liberamente ti consentirebbe di investire a piacimento sul profilo più adeguato alle esigenze della squadra. Altrimenti, devi assolutamente temporeggiare, in attesa che si sblocchi la situazione. E chissà che il trasferimento di Retegui all’Al Qadsiah non dia finalmente vita ad una sorta di domino: l’argentino con passaporto italiano ha firmato un contratto quadriennale da 20 milioni l’anno. Così, adesso un mucchio di denaro, (circa 68 milioni), arricchisce le casse dell’Atalanta, intenzionata a ridistribuirne un po’ (eufemismo…), per trovare un degno sostituto. Lecito, dunque, immaginare che a breve il valzer delle punte inizi a scorrere velocemente.

In questo scenario alquanto confuso, dove ciò che appariva in via di definizione cambia nell’arco di una giornata, si inserisce l’Udinese, proprietaria del cartellino di Lorenzo Lucca. I friulani sanno fare bene il loro mestiere, cioè valorizzare i giocatori. E poi rivenderli a peso d’oro. In soldoni, imbastire un affare con loro equivale ad accomodarsi al tavolo del poker: devi andare a vedere le carte che hanno in mano, se vuoi davvero assicurati il punto. Inoltre, il “lungagnone” (201 centimetri di altezza) bianconero ha dimostrato ampiamente di sapere segnare, oltre a fare reparto da solo.

Nonostante i buoni propositi di De Laurentiis, sussiste il problema della richiesta avanzata dalla famiglia Pozzo: si ragiona intorno ai 35 milioni, bonus compresi. Vero è che l’ingaggio dell’attaccante (1 milioni a stagione) rientrerebbe ampiamente nei parametri stabiliti dalla proprietà azzurra. Nondimeno, il rapporto privilegiato che spesso ha legato i due presidenti non tragga in inganno. Col portafoglio pieno, la Dea starebbe pensando seriamente a Lucca. Per cui ora il Napoli ha due strade da percorrere: accetta il prezzo stabilito, oppure prova a trattare ad oltranza. Col pericolo che allungandosi i tempi, si inseriscano gli orobici. 

A peggiorare le cose, una certa mancanza di “numeri 9” appetibili sul mercato interno. Tolto Moise Kean, sul quale continua il pressing asfissiante dell’Al Hilal, in giro c’è veramente poco. Insomma, i profili validi, specialmente se consideriamo soltanto la Serie A, restano pochi, mentre la concorrenza è tanta.

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