La Campania si conferma fanalino di coda in Italia per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. È quanto emerge dal rapporto Sdgs 2025 pubblicato dall’Istat, che evidenzia forti criticità soprattutto sul fronte dell’istruzione, del lavoro e della deprivazione materiale. A pesare, in particolare, sono l’elevata quota di giovani che abbandonano precocemente il sistema scolastico e formativo, la bassa intensità occupazionale e i livelli diffusi di disagio economico. Situazione analoga anche in Sicilia, Basilicata e Calabria.
Il rapporto evidenzia un divario strutturale tra il Nord e il Sud del Paese: mentre nel Settentrione il 51,2% delle misure analizzate mostra valori migliori della media nazionale, nel Mezzogiorno il 52,2% risulta al di sotto. Tra le regioni più performanti figurano Valle d’Aosta, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, mentre le Province autonome di Trento e Bolzano registrano un peggioramento di alcuni indicatori. Abruzzo e Sicilia, invece, mostrano segnali di miglioramento rispetto all’anno precedente.
Dura la reazione della Lega in Campania. “L’Istat torna a certificare il fallimento dell’Amministrazione targata De Luca e del Pd – commenta Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale – La Campania è ultima in Italia anche per quanto riguarda gli obiettivi di sviluppo sostenibile, penalizzata dall’assenza di politiche attive per il lavoro e la formazione. È la conferma di una stagione segnata dai falsi miracoli. Quando saremo alla guida di Palazzo Santa Lucia – conclude Nappi – attueremo un grande Piano regionale per il lavoro, per restituire dignità, opportunità e futuro soprattutto ai giovani campani”.