Caivano non è più solo un simbolo di degrado e abbandono. Oggi, per rappresentanti del Governo e del partito di Fratelli d’Italia, è un laboratorio nazionale di riscatto, legalità e presenza dello Stato. A dirlo, con convinzione, sono stati i protagonisti dell’iniziativa “Il coraggio di cambiare. La sfida delle Caivano d’Italia”, che si è svolta nel comune dell’area nord di Napoli, diventato centro di una profonda trasformazione sociale e istituzionale.
Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, ha definito Caivano “un luogo simbolico”, ricordando l’impegno assunto dalla sorella premier, Giorgia Meloni, nel cuore del Parco Verde: “È qui che ho visto cosa significa davvero la politica: dopo trent’anni, finalmente uno Stato che mantiene la parola data. Abbiamo bonificato una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa, rafforzato gli uffici giudiziari, assunto personale nelle forze dell’ordine e in Comune. Questa – ha detto – è la gioia più grande”.
Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa, ha sottolineato come Caivano sia “la prova che il degrado non è un destino. Il riscatto sociale e ambientale è possibile quando le istituzioni fanno squadra. È un modello esportabile in tutta Italia”.
Sulla stessa linea il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che ha definito Caivano “un simbolo di rinascita, che oggi porta soprattutto il nome di Giorgia Meloni. È venuta qui, ha preso un impegno chiaro con i cittadini, e possiamo dire con orgoglio che quell’impegno è stato mantenuto. Dove prima c’era abbandono, ora c’è futuro”.
Infine, il deputato di FdI Giovanni Donzelli ha ribadito il ruolo dello Stato: “Grazie al Governo Meloni, lo Stato torna nelle periferie. Non solo repressione contro la criminalità, ma anche attenzione al recupero sociale. Caivano non è un’eccezione: è l’inizio della riscossa dello Stato contro il malaffare”.
Nel corso dell’evento è stato ricordato anche il valore del centro sportivo “Pino Daniele”, restituito ai giovani e alla comunità come simbolo di un nuovo inizio. Caivano, da ferita aperta, è ora per il Governo un punto fermo da cui partire per cambiare il volto delle periferie italiane.