Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha annunciato una serie di iniziative che testimoniano l’impegno dell’amministrazione comunale su più fronti: dallo sport, al cordoglio per una giovane vittima, fino alla solidarietà internazionale.
In primo piano, il futuro dello stadio “Ciro Vigorito”. Mastella ha ringraziato pubblicamente il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per la disponibilità espressa nel suo ultimo videomessaggio settimanale a finanziare i lavori di adeguamento dell’impianto sportivo. “Concordiamo l’iter amministrativo per suggellare questa disponibilità – ha dichiarato il sindaco – e poi definiremo insieme al patron Oreste Vigorito le migliorie da apportare, a cominciare dalla tettoia della tribuna”. Contestualmente, la Giunta comunale ha rinnovato la concessione temporanea d’uso al Benevento Calcio, riconoscendo “la gestione ottimale dello stadio e il valore del club per l’immagine della città”.
Tuttavia, nel giorno dei festeggiamenti per il quarto scudetto del Napoli, Benevento ha scelto il silenzio. Migliaia di tifosi azzurri presenti in città hanno rinunciato a manifestazioni pubbliche per rispetto della tragedia che ha colpito la comunità con la morte di Francesco Pio, 17enne promessa del calcio a 5, deceduto mercoledì in un incidente stradale. Un grande striscione in Piazza Risorgimento ha sintetizzato il sentimento collettivo: “Più rispetto, meno rumore. Non festeggiate sul nostro dolore”. Per il giorno dei funerali, il sindaco ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino.
Infine, un messaggio di pace dal Comune: sulla facciata del Municipio è stato esposto un lenzuolo bianco come gesto simbolico di lutto e denuncia per le vittime del conflitto in corso a Gaza. “È un segno di solidarietà per le sofferenze inflitte alla popolazione civile – ha affermato Mastella – in particolare ai bambini. Ma anche un richiamo ai tanti martiri della guerra mondiale a pezzi, dall’Ucraina al Sudan, passando per il Myanmar. La nostra speranza è quella di una ‘pace disarmata e disarmante’, come auspicava Leone XIV”.