Ai Giochi trionfò nei pesi welter, fu poi campione del mondo di superwelter e medi. Storico il suo tris di combattimenti con Emile Griffith e le rivalità con Mazzinghi e Monzon

Se ne è andata una leggenda dello sport italiano, non solo del pugilato. E’ morto a 87 anni Nino Benvenuti, campione del mondo dei pesi medi e medaglia d’oro a Roma ’60 nei welter. Fu anche campione mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967, oltre che – appunto – campione mondiale dei medi tra il 1967 e il 1970: una lunga fila di successi, ai quali si aggiunge la storica trilogia con Emile Griffith. Il primo combattimento fu votato “Fight of the year” del 1967, premio attribuito tre anni dopo anche al match da lui perso contro l’argentino Carlos Monzon.

Il 17 aprile 1967 presso il Madison Square Garden di New York, Nino Benvenuti sconfisse il campione ai punti per decisione unanime vincendo le cinture WBC e WBA. Fu il primo italiano a conquistare tali allori
53 anni fa la vittoria di Benvenuti su Griffith al Madison Square Garden

istriano

Nato il 26 aprile 1938 ad Isola d’Istria, comune sloveno al tempo italiano, sin da bambino si appassiona al pugilato nella palestra di casa. Il padre era infatti stato pure lui un praticante della nobil arte. A metà degli anni ’50 Benvenuti inizia a mettere in mostra le sue doti pugilistiche a livello nazionale. La consacrazione arriva ai Giochi di Roma nel ’60 dove conquista la medaglia d’oro nei pesi welter battendo in finale il sovietico Jurij Radonjak. Benvenuti conquista, oltre all’oro, anche la prestigiosa coppa Val Barker, destinata al pugile tecnicamente migliore del torneo, precedendo Cassius Clay.

professionismo

La carriera da professionista nei superwelter e nei pesi medi ha visto Benvenuti protagonista di tre leggendarie rivalità: in Italia con Sandro Mazzinghi, a livello internazionale con Emil Griffith e Carlos Monzon. La rivalità con Mazzinghi divise l’Italia degli anni ’60 come quella tra Fausto Coppi e Gino Bartali. Alto, biondo e dal portamento elegante, Benvenuti era l’idolo delle donne. Basso e tarchiato, Mazzinghi era il classico pugile venuto dalla strada. Benvenuti vinse entrambi i match disputati nel 1965 validi per il mondiale dei superwelter. Tra i due non correrà mai buon sangue, fino alla pace suggellata in occasione dei 50 anni dai loro leggendari incontri. Le altre due grandi rivalità di Bevenuti sono state quelle contro due leggende dei pesi medi, l’americano Griffith e l’argentino Monzon.

Con entrambi il pugile triestino diventerà grande amico, Griffith sarà anche padrino di cresima di uno dei figli. Contro Griffith e Monzon, Benvenuti ha combattuto 5 match entrati di diritto nella storia della boxe mondiale. Contro il campione americano, Bevenuti si è imposto nel primo e nel terzo incontro perdendo nel secondo. Una trilogia che tra il 1967 e il 1968 ha fatto sognare milioni di italiani, con le due vittorie del pugile italiano arrivate nel mitico Madison Square Garden di New York. Contro Monzon, invece, un Benvenuti ormai in là negli anni ha incassato due sconfitte durissime a Roma e a Montecarlo. Proprio il ko al terzo round subito nel Principato, la notte dell’8 maggio 1971 è stato l’ultimo incontro da professionista di Benvenuti. Addio Nino.

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