Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha visitato Caivano per la posa della prima pietra del nuovo Polo della Cultura, sottolineando il ruolo fondamentale della cultura nella crescita sociale e nello sviluppo del Paese. “Ciascuno ha le proprie armi, e la cultura è la migliore arma per non dover combattere guerre”, ha dichiarato Giuli, rispondendo alle domande sulla discussione in corso in Parlamento in vista del Consiglio Europeo.

Durante la visita, il ministro ha illustrato anche le misure di tutela del patrimonio artistico e monumentale dell’area dei Campi Flegrei, soggetta a fenomeni sismici e vulcanici. In particolare, è stato predisposto il piano “Recovery Art”, che prevede la mappatura dei siti culturali e la loro salvaguardia in caso di emergenza. “Abbiamo già sul posto personale specializzato e canali di comunicazione attivi per un’eventuale emergenza”, ha spiegato Giuli.

Un altro tema centrale della giornata è stato l’estensione del cosiddetto “modello Caivano” ad altre otto realtà italiane, con interventi mirati per la promozione della cultura nelle periferie e nelle aree più svantaggiate. Il ministro ha illustrato le nuove iniziative previste dal governo, tra cui il sostegno alla costruzione di una palestra per giovani e disabili a Rozzano (MI), nuovi spazi per bambini e ragazzi a Roma Quarticciolo, un campo da rugby a Scampia e Secondigliano, e il restauro della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo, Palermo.

Giuli ha infine sottolineato l’importanza della cultura come strumento di riscatto sociale, citando Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”. Dopo la cerimonia di posa della prima pietra, il ministro ha visitato i ragazzi del “Piccolo Coro di Caivano”, progetto promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con Antoniano-Opere Francescane, simbolo di una comunità che cresce attraverso l’arte e l’educazione.

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube