Bologna non dimentica. Nel 45° anniversario della strage alla stazione la città ricorda le 85 vittime e i 200 feriti.Nel cortile di Palazzo d’Accursio prende la parola anche la ministra Anna Maria Bernini (“un onore e un orgoglio essere qui”), ma viene contestata da un cittadino che raccoglie applausi fra i presenti. Poi la partenza del corteo verso la stazione: Paolo Bolognesi salutato da moltissimi applausi, per lui è l’ultimo corteo da presidente dell’associazione dei famigliari. Dal palco tuona: “Tutti gli stragisti sono passati dall’Msi”. La ministra prende le distanze “dai collegamenti governo-strage di Bologna”.

Il presidente della Repubblica Mattarella dichiara che la strage è stata un “segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e, con essi, la nostra stessa convivenza civile”. Applauditissimo il discorso di Bolognesi, anche quando attacca la premier Meloni: “Condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”. Meloni parla della strage come di “una delle pagine più buie della storia”

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